mercoledì 22 novembre 2006

Happy birthday, internet!

Era il 1969 e da allora sono cambiate tante cose, oggi, trentotto anni fa nacque ARPAnet, la madre delle reti.

Il primo nodo di Arpanet venne effettuato tramite due IMP (Interface message processor), ovvero quelli che oggi chiameremo commutatori di pacchetto, tra la University Of California - Los Angeles (UCLA) e il Stanford Research Institute (SRI). Poco dopo si aggunsero altri due nodi, uno presso l'University of Utah e uno presso i laboratori di Santa Barbara (sempre dell'UCLA).

Kleinrock, citato nel libro di Kurose "Computer Networking: a top-down approch", parlando del primo collegamento di accesso remoto tra due sistemi (UCLA - SRI), si ricorda il crash derivato dal tentativo di connessione.

Tre anni più tardi, nel 1972, i nodi di ARPAnet erano già 15, e non appartenevano a una rete militare, come si erroneamente si insegna, era una rete mista, seppur sponsorizzata dal dipartimento della difesa americano. In quell'anno venne pubblicato anche il primo protocollo noto come Network-control protocol (NCP), il glorioso RCF001.
Vennero piano piano create nuove reti sul modello ARPAnet e successivamente venne avviato un programma di ricerca per l'interconnsessione tra reti (reti di reti). Questo lavoro, svolto da Cerf e Kahn venne chiamato internetting.
Vennero creati il TCP, suddiviso in seguito in due protocolli (TCP/IP), UDP e molti altri ne seguirono. Nacue Internet come la conosciamo noi oggi.
Nel 1983 ARPA chiuse i battenti, la parte militare di internet venne resa privata (MILNET, tuttora esistente), e nel 1990 ARPAnet cessò di esistere, ma Internet era ormai consolidato, seppur molto diverso da Oggi.

Gran parte delle tecnologie legate alla rete vennero sviluppate per fare ricerca e condividere informazioni, purtoppo molti se ne sono dimenticati. Su internet si trova spazzatura, sia a livello morale che a livello di informazione.

Chiunque di noi usi internet deve imparare a discernere cosa è bene, giusto, nella fattispecie corretto, da ciò che è errato e sporco. Da una parte quindi esiste la necessità di applicare delle restrizioni, ma dall'altra, per mancanza di equilibrio di certe persone, queste restrizioni potrebbero risultare troppo strette (vedi Cina) per alcuni.

Internet si è dimostrato maturo e saggio quando ha raggiunto la maggiore erà, ma ora che ha due volte 18 anni dovrebbe comportarsi da persona adulta, rafforzare (non tornare) e far capire lo scopo per cui è nato. Questo è l'incarico di coloro che lavorano con Internet, dare maggior credibilità al web.

Ciao Piero

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